Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39708 del 23 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:39708PEN

Massima

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Il militare che, simulando un'infermità inesistente o più grave di quella realmente sofferta, si sottrae volontariamente all'obbligo del servizio militare, commette il reato di simulazione di infermità aggravata e continuata, anche qualora l'accertamento sanitario abbia riscontrato una ridotta compromissione a livello locale che non impediva il movimento e l'attività fisica, in quanto l'idoneità alle prestazioni lavorative è esclusa in base al suo contegno mendace e alle sue dichiarazioni sulla impossibilità di svolgere il servizio, senza che l'ufficiale medico potesse immaginare che il militare si dedicasse nel contempo ad attività sportive agonistiche. Inoltre, il militare che, con gli stessi artifici e raggiri, induce in errore l'amministrazione militare, facendosi corrispondere le somme stipendiali e accessorie relative ai periodi lavorativi illegittimamente non prestati, commette il reato di truffa militare pluriaggravata e continuata, senza che rilevi la parziale riduzione delle attività sportive, atteso che lo svolgimento di attività sportiva agonistica, anche se non particolarmente brillante, è incompatibile con l'asserita impossibilità o estrema difficoltà alla deambulazione. La restituzione delle somme indebitamente percepite, quale condizione per la sospensione condizionale della pena, è determinata in relazione al periodo di commissione dei reati, senza che il condannato possa contestare l'importo in assenza di specifiche allegazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. DI TOMASSI Maria - rel. Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa in data 06/05/2015 dalla Corte militare di appello.
Visti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. M.((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale militare, Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS) per il ricorrente, che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN …

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