Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34384 del 11 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34384PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene può essere legittimamente disposto quando sussiste un nesso strumentale tra il bene stesso e la perpetrazione del reato, a prescindere dalla sua idoneità strutturale a consentire la reiterazione della condotta criminosa. Ai fini del sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p., comma 2, non è necessario che il bene sia specificamente predisposto per l'azione criminosa, essendo sufficiente che esso sia stato utilizzato per la commissione del reato. La misura cautelare reale è legittima anche quando interviene nel corso dello svolgimento dell'azione delittuosa, al fine di scongiurare o aggravare le conseguenze del reato, senza che rilevi l'attualità della condotta illecita o l'idoneità del bene a consentire la reiterazione della condotta criminosa. L'avvenuta cessazione degli effetti dannosi del reato, successivamente all'adozione del sequestro, può costituire soltanto un presupposto per la restituzione del bene, ma non inficia la legittimità del vincolo reale originariamente apposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIB. LIBERTA' DI NAPOLI;

nei confronti di:

1) PU. AL. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 22/02/2007 TRIB. LIBERTA' DI NAPOLI;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. CIAMPOLI L.: ann.to c.r..

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il Gip del Tribunale di Napoli disponeva il s…

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