Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 55750 del 12 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55750PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando dei poteri inerenti alla propria funzione, si pone a disposizione di terzi per svolgere attività materiali di varia natura in orario di servizio, arrecando così un danno patrimoniale all'ente pubblico di appartenenza, risponde del reato di peculato d'uso, indipendentemente dalla qualifica soggettiva rivestita, in quanto il peculato d'uso è configurabile anche in capo a soggetti che non rivestano la qualifica di pubblico ufficiale, purché abbiano la disponibilità di beni pubblici in ragione delle funzioni svolte. Inoltre, il reato di truffa aggravata in danno di ente pubblico è integrato anche quando l'ente offeso, pur avendo formalmente natura privatistica, svolga attività di pubblico interesse e sia partecipato interamente da enti pubblici, in quanto in tali casi l'ente è equiparato a un ente pubblico ai fini dell'applicazione dell'aggravante. Tuttavia, le valutazioni circa la sussistenza di eventuali circostanze attenuanti, come quella prevista dall'art. 62 n. 4 c.p., rientrano nell'ambito del giudizio di merito e non possono essere sindacate in sede di legittimità, se adeguatamente motivate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), n. (OMISSIS);
2) (OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 884/17 della Corte di Appello di Reggio Calabria del 27/06/2017;
esaminati gli atti e letti i ricorsi ed il provvedimento decisorio impugnato;
udita la relazione del Consigliere, Dott. VILLONI O.;
sentito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. DALL'OLIO M., che ha concluso per l'inammissibilita';
sentito il difensore dei ricorrenti, avv. (OMISSIS) in sostit…

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