Il provvedimento di annullamento da parte della Soprintendenza del nulla-osta paesaggistico rilasciato dal Comune per i lavori di riqualificazione di un parcheggio pubblico è illegittimo, in quanto: 1) Le modifiche progettuali apportate in variante al progetto originario, pur non essendo state assentite paesaggisticamente, non comportano un'alterazione rilevante sotto il profilo tipologico e dimensionale rispetto al progetto originario approvato, e pertanto possono essere sanate ai sensi dell'art. 167 del D.Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), che prevede la possibilità di accertare la compatibilità paesaggistica di opere realizzate in assenza di autorizzazione. 2) La motivazione del nulla-osta paesaggistico comunale, pur sintetica, è sufficiente e non meritevole di censura, in quanto le opere realizzate in variante rispettano i caratteri costruttivi e le prescrizioni paesaggistiche del progetto originario assentito. 3) L'annullamento del nulla-osta comunale da parte della Soprintendenza, senza la previa comunicazione dei motivi ostativi ai sensi dell'art. 10-bis della Legge n. 241/1990, è illegittimo, in quanto il procedimento di verifica di legittimità del nulla-osta comunale da parte della Soprintendenza costituisce una fase ulteriore di secondo grado, non assimilabile alla reiezione di un'istanza del privato, per la quale è previsto l'avviso di preavviso. Pertanto, il provvedimento di annullamento del nulla-osta paesaggistico comunale deve essere annullato, fatta salva la possibilità per la Soprintendenza di accertare la compatibilità paesaggistica delle opere realizzate in variante ai sensi dell'art. 167 del Codice dei beni culturali e del paesaggio.