Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45544 del 28 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45544PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando dei poteri e della disponibilità di documenti e timbri inerenti la sua funzione, si rende responsabile di condotte di corruzione, falso ideologico per induzione e peculato, commette gravi reati che violano i doveri di fedeltà, imparzialità e correttezza propri dell'esercizio della pubblica funzione. Tali condotte, caratterizzate dall'abuso di posizione e dalla violazione dei principi di legalità e buon andamento della pubblica amministrazione, sono meritevoli di severa condanna, in quanto minano la fiducia dei cittadini nell'operato della pubblica amministrazione e compromettono l'affidamento nella correttezza e trasparenza dell'azione amministrativa. Il giudice, nel valutare la responsabilità penale, deve accertare con rigore il ruolo e le concrete modalità di intervento del pubblico ufficiale nell'iter amministrativo, al fine di verificare l'effettiva sussistenza degli elementi costitutivi dei reati contestati e l'eventuale configurabilità di circostanze attenuanti, tenendo conto della gravità della condotta e dell'entità del danno arrecato all'immagine e al buon funzionamento della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. GARRIBA Tito - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Bi. Do. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza 19 giugno 2008 della Corte di appello di Roma che, in parziale riforma della sentenza 25 gennaio 2005 del Tribunale di Roma, ha dichiarato non doversi procedere in ordine ai reati del capo B), perche' estinti per prescrizione, riducendo la pena per i residui reati (di corruzione-falso-peculato ed altro, in tema di contraffazione di certificati di prevenzione incendi), ad anni 3 mesi 8 di reclusione ed euro 1.200 di multa.

Visti gli atti,…

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