Il vincolo di inedificabilità gravante sulla fascia di rispetto autostradale, di cui all'art. 9 della legge 24 luglio 1961, n. 729, ha carattere assoluto e prescinde dalle caratteristiche dell'opera realizzata, in quanto correlato alla più ampia esigenza di assicurare una fascia di rispetto utilizzabile, all'occorrenza, dal concessionario, per l'esecuzione di lavori, per l'impianto di cantieri, per il deposito di materiali, per la realizzazione di opere accessorie, senza limiti connessi alla presenza di costruzioni. Tale vincolo, pertanto, opera direttamente e automaticamente, sicché, una volta accertata in concreto la sua violazione, l'Amministrazione può emettere solo un parere negativo sull'istanza di condono, a prescindere dalla valutazione in concreto della pericolosità della costruzione per la sicurezza del traffico. Inoltre, l'epoca di realizzazione dell'abuso edilizio, anteriore all'apposizione del vincolo, non rileva ai fini della sua applicabilità, in quanto il vincolo di inedificabilità, essendo posto a garanzia della pubblica incolumità, è applicabile anche agli immobili costruiti prima della sua imposizione. Infine, non può configurarsi alcun affidamento meritevole di tutela a fronte di un vincolo di inedificabilità assoluto posto a tutela di un preminente interesse pubblico finalizzato a garantire la sicurezza della circolazione.