Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23046 del 10 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23046PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di minaccia aggravata dall'uso di un'arma si configura quando la condotta dell'agente, anche in assenza di esplicite parole minacciose, sia idonea a suscitare nel soggetto passivo un ragionevole timore di subire un male ingiusto, in ragione del contesto in cui si inserisce e dell'utilizzo di un oggetto potenzialmente pericoloso, quale una roncola. L'elemento psicologico del reato è integrato dalla coscienza e volontà di porre in essere un comportamento idoneo a limitare la libertà psichica della vittima, senza che sia necessario l'effettivo verificarsi di uno stato di intimidazione. L'aggravante dell'uso di armi, prevista dall'art. 339 c.p., determina la procedibilità d'ufficio del reato di minaccia, ai sensi dell'art. 612 c.p., u.c., rendendo irrilevante l'eventuale remissione di querela da parte della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/11/2019 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe, la Corte d'Appello di Trieste, in parziale riforma della se…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.