Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20452 del 13 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20452PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve fornire un'adeguata e logica motivazione sui parametri normativi previsti, senza che il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione possa spingersi oltre il controllo della congruità e della logicità dell'argomentazione. In particolare, il giudice può fondare l'identificazione degli indagati nelle conversazioni intercettate sulle dichiarazioni degli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria che hanno riferito sul riconoscimento delle voci, senza necessità di disporre una perizia fonica, e può valutare in modo plausibile il linguaggio e il contenuto delle conversazioni ai fini dell'accertamento della partecipazione dell'indagato all'associazione criminosa. Inoltre, il giudice può ritenere sussistenti le esigenze cautelari sulla base della gravità della condotta, della non comune operatività dell'associazione e dei collegamenti internazionali, che denotano una deliberata scelta di vita delinquenziale dell'indagato, non direttamente influenzabile dal solo decorso del tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirel - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 524/2012 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 01/08/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MIRELLA CERVADORO;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, nella persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo nato che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

Udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

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