Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 190 del 2024

ECLI:IT:TARPA:2024:190SENT

Massima

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Il provvedimento di acquisizione al patrimonio comunale di opere edilizie abusive è legittimo quando l'ordinanza di demolizione è rimasta inevasa, a condizione che l'area oggetto di acquisizione sia individuata con sufficiente precisione nell'atto impugnato attraverso il richiamo agli atti precedenti che ne hanno accertato l'abusività, senza che sia necessario un formale verbale di sopralluogo da parte della polizia municipale, essendo sufficiente il recepimento dei suoi contenuti nell'ordinanza di accertamento dell'inottemperanza alla demolizione. Il provvedimento di acquisizione al patrimonio comunale delle opere abusive, adottato ai sensi dell'art. 31, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001, costituisce una misura sanzionatoria e ripristinatoria finalizzata a rimuovere gli effetti dell'abuso edilizio e a ricondurre il bene alla legalità, in attuazione del principio di legalità dell'attività edilizia. Tale provvedimento, pertanto, non richiede una puntuale individuazione dell'area oggetto di acquisizione, essendo sufficiente che essa risulti identificata con riferimento agli atti precedenti che hanno accertato l'abusività delle opere, senza che sia necessario un ulteriore verbale di sopralluogo. Inoltre, il recepimento dei contenuti del verbale di accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione nell'ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale soddisfa il requisito di motivazione dell'atto, senza che sia necessaria la redazione di un autonomo verbale di sopralluogo. Il provvedimento di acquisizione al patrimonio comunale delle opere abusive, pertanto, è legittimo quando l'area oggetto di acquisizione risulti sufficientemente individuata attraverso il richiamo agli atti precedenti e i contenuti del verbale di accertamento dell'inottemperanza siano stati recepiti nell'ordinanza impugnata, senza che sia necessaria la redazione di un autonomo verbale di sopralluogo.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/01/2024

N. 00190/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01723/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1723 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Marsala, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

dell’ordinanza -OMISSIS-, con cui il Comune di Marsala, in ragione dell’inottemperanza all’ordinanza di demolizione n. -OMISSIS- del 28 luglio 2016, ha disposto l’acquisizione al patrimonio comunale delle opere abusivamente realizzate;

- di ogni ulteriore atto o provvedimento antecedente o successivo comunque presupposto, connesso o consequenziale;

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