Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1849 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:1849SENT

Massima

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La presentazione di una istanza di accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 per opere edilizie abusive, successivamente all'adozione di un provvedimento sanzionatorio di demolizione, determina la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione di tale provvedimento, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera, provocato dalla domanda di sanatoria, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, esplicito o implicito, che vale a superare il precedente provvedimento sanzionatorio. Pertanto, il ricorso avverso l'ordine di demolizione deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto la lesione alla sfera giuridica del ricorrente deriva unicamente dal nuovo provvedimento adottato a seguito della presentazione dell'istanza di accertamento di conformità, non oggetto di impugnazione. La compensazione delle spese processuali tra le parti è giustificata dal carattere meramente procedimentale della decisione.

Sentenza completa

N. 02101/2009
REG.RIC.

N. 01849/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02101/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2101 del 2009, proposto da:
Mario Cuomo, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Chianese, domiciliato in Napoli presso la Segreteria del T.A.R. Campania;

contro

Comune di Napoli, rappresentato e difeso dagli avv. Giuseppe Tarallo, Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Gabriele Romano, Eleonora Carpentieri, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza , Anna Pulcini e Bruno Ricci, domiciliato in Napoli presso l’Avvocatura Municipale in piazza S. Giacomo;

per l'annullamento

della Disposizione Dirigenziale del Comune di Napoli n. 1107 d…

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