Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25938 del 11 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:25938PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (c.d. "daspo") può essere adottato dal Questore in presenza di particolari esigenze di necessità ed urgenza, senza la preventiva comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo all'interessato, in quanto tale misura cautelare mira alla tutela dell'ordine pubblico e alla prevenzione della reiterazione di comportamenti vietati. Tuttavia, in sede di convalida giudiziale del provvedimento, il giudice è tenuto a verificare la sussistenza di tutti i presupposti di legge, quali la concreta e attuale pericolosità sociale del soggetto, l'attribuibilità a quest'ultimo delle condotte contestate e la loro riconducibilità alle ipotesi previste dalla legge. Ove il giudice rilevi l'assenza di tali presupposti, il provvedimento di daspo deve essere annullato e gli atti rinviati all'autorità amministrativa per un nuovo esame. Inoltre, il diritto di difesa dell'interessato è garantito attraverso il "contraddittorio cartolare" nel termine dilatorio di quarantotto ore dalla notifica del provvedimento, entro il quale il pubblico ministero può richiedere la convalida e l'interessato può presentare memorie e deduzioni, senza che sia necessaria l'applicazione della disciplina prevista per le misure cautelari personali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/11/2019 del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Emanuela Gai;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Casella Giuseppina che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO …

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