Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32968 del 1 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:32968PEN

Massima

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La simulazione di fittizi rapporti di lavoro al fine di ottenere indebitamente dall'INPS il pagamento di indennità di disoccupazione costituisce il reato di truffa aggravata, la cui responsabilità può essere accertata sulla base di prove testimoniali e documentali che dimostrino l'inesistenza delle condizioni lavorative dichiarate, senza che sia necessario l'accertamento di un danno patrimoniale effettivamente subito dall'ente previdenziale. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nel valutare la sussistenza di circostanze attenuanti generiche, potendo legittimamente escluderle sulla base di un solo elemento negativo, oggettivo o soggettivo, ritenuto prevalente, senza dover fornire una specifica motivazione per ciascun fattore attenuante dedotto dall'imputato, purché la decisione risulti congrua e non contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GA. Ga. n. (OMESSO);

CA. SE. Ma. Pi. n. (OMESSO);

RI. An. n. (OMESSO);

CA. SE. Do. n. (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 30 settembre 2010 dalla Corte di appello di Caltanissetta;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del pubblico ministero, sos…

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