Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47002 del 16 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:47002PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere si configura quando sussiste un vincolo associativo continuativo tra tre o più persone, diretto alla commissione di una serie indeterminata di delitti, con la predisposizione comune dei mezzi occorrenti e la permanente consapevolezza di ciascun associato di far parte del sodalizio criminoso e di essere disponibile ad operare per l'attuazione pratica del programma. Tale vincolo associativo deve avere carattere permanente e può prescindere dalla effettiva commissione dei singoli reati programmati, essendo sufficiente la mera consapevolezza di ciascun aggregato di essere impegnato a dare il proprio contributo al perseguimento dei fini illeciti dell'associazione, in un rapporto di stabile collaborazione tra i vari componenti. Ai fini della configurazione del delitto associativo, non è necessaria una partecipazione degli associati ad un'eguale o proporzionale divisione degli utili conseguiti, essendo invece determinante la sussistenza di un accordo criminoso diretto all'attuazione di un vasto programma di criminalità. Peraltro, l'interpretazione e la valutazione del contenuto delle intercettazioni telefoniche costituisce questione di fatto rimessa all'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità ed irragionevolezza della motivazione. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente escludere la sussistenza del delitto associativo quando, sulla base di una valutazione non manifestamente illogica del complessivo materiale probatorio, ritenga che il contributo degli indagati sia stato del tutto occasionale e marginale rispetto alle pretese vicende associative, ovvero che gli stessi abbiano avuto una mera conoscenza degli altrui meccanismi illeciti senza un collegamento organico con il sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PORDENONE;
nel procedimento nei confronti di:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/08/2017 del Tribunale di Trieste;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CERRONI Claudio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita'…

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