Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 20505 del 18 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:20505PEN

Massima

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Il giudice, nell'emettere una sentenza, è tenuto a verificare con la massima diligenza l'esattezza dei dati identificativi delle parti processuali, al fine di assicurare la correttezza e la completezza del dispositivo. L'erronea indicazione delle generalità di una parte civile costituisce un vizio meramente formale, che non incide sulla validità della pronuncia, ma richiede una tempestiva correzione, su istanza di parte, per garantire la piena corrispondenza tra il contenuto della decisione e la reale posizione processuale degli interessati. Il principio di correttezza e di leale collaborazione tra giudice e parti impone al magistrato di provvedere prontamente alla rettifica dell'errore materiale, senza necessità di ulteriori formalità o di una nuova udienza, al fine di assicurare l'integrità e la chiarezza del provvedimento giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

Sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

2) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

3) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

4) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

5) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

6) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

Avverso la sentenza n. 33090/2014 emessa il 28/01/2015 dalla Corte di cassazione;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Sentite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. ((omissis)), …

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