Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39435 del 21 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39435PEN

Massima

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La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, pur non essendo un atto pubblico in senso formale, può integrare il reato di falsità ideologica in atto pubblico commessa da privato qualora il dichiarante attesti falsamente circostanze rilevanti ai fini dell'esercizio di un'attività amministrativa, a prescindere dall'autenticazione della firma e dall'ammonizione del pubblico ufficiale, essendo sufficiente che il contenuto della dichiarazione sia destinato a provare fatti rilevanti per l'amministrazione pubblica. Tuttavia, il decorso del termine di prescrizione, superiore al termine massimo di sette anni e mezzo dalla commissione del fatto e in assenza di cause di sospensione, determina l'estinzione del reato, con conseguente annullamento della sentenza di condanna senza rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. FI., N. IL (OMESSO);

avverso sentenza del 11/01/2005 CORTE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in Pubblica Udienza la relazione fatta dal Consigliere Dr. DUBOLINO PIETRO;

sentito il Sost. Proc. Gen. Dr. Ciampoli Luigi, il quale ha chiesto che la sentenza venga annullata senza rinvio per intervenuta prescrizione.

RILEVATO IN FATTO

- che co…

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