Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Bolzano sentenza n. 405 del 2009

ECLI:IT:TRGABZ:2009:405SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione in sanatoria relativa a un immobile rende improcedibili eventuali ordinanze ripristinatorie precedentemente emesse nei confronti dello stesso immobile, in quanto determina la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione del ricorso proposto avverso tali provvedimenti. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti, in assenza di opposizione della parte resistente. Il principio di diritto espresso nella sentenza è che il rilascio di una concessione in sanatoria per un immobile, oggetto di precedenti ordinanze di demolizione e ripristino, determina la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione del ricorso proposto avverso tali provvedimenti. Di conseguenza, il giudice amministrativo deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti, in assenza di opposizione della parte resistente. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta ottenuta la sanatoria, le precedenti ordinanze di demolizione e ripristino hanno perso di rilievo e attualità, non essendovi più alcun interesse concreto ed attuale alla loro impugnazione. La massima così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE REGIONALE DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
SEZIONE AUTONOMA DI BOLZANO
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 481 del 1998, proposto da:
Ga. Hu. e Ga. Al. rappresentati e difesi dall'avv. Se. Dr., con domicilio eletto presso il suo studio in Bolzano, corso omissis, e riassunto, dopo l’interruzione del giudizio in seguito al decesso di Ga. Hu., dai suoi eredi Th. Ma. Wa. ved. Ga., Ga. Al. e Ga. Va. e da Ga. Al., rappresentati e difesi dagli avv. Se. Dr. e Fe. Ma., con domicilio eletto nel loro studio in Bolzano;
contro
Comune di Bolzano, in persona del sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Ma. Ca. e Gu. Ag., con domicilio eletto presso l’Avvocatura del comune in Bolzano;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
1) dell’ordinanza di esecuzione d’ufficio del Sindaco del Comune di Bolzano prot. n. 96/98 dd. 21.10.1998, av…

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