Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51199 del 10 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:51199PEN

Massima

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Il concetto di partecipazione ad associazione di tipo mafioso non richiede una formale affiliazione o reclutamento secondo le regole interne dell'organizzazione criminale, essendo sufficiente la stabile disponibilità del soggetto ad operare in favore del gruppo, realizzata anche per facta concludentia attraverso un accordo con il ceto dirigente dell'associazione, in virtù del quale il singolo si pone a disposizione del sodalizio per una serie indeterminata di contributi utili alla realizzazione del comune programma associativo. L'appartenenza all'associazione mafiosa è definita dalla legge penale sulla base della qualità del patto intercorso tra l'interessato e l'organizzazione, a prescindere dalle modalità di reclutamento previste dall'ordinamento interno del gruppo criminale. Ai fini della configurabilità del delitto di partecipazione ad associazione di tipo mafioso non è necessaria la prova della responsabilità per reati-fine o dell'effettiva attuazione dei contributi programmati, essendo sufficiente l'accertamento della stabile disponibilità del soggetto ad agire per conto e nell'interesse dell'associazione. Il giudizio di pericolosità sociale del condannato e l'applicazione di misure di sicurezza conseguenti devono essere adeguatamente motivati, con possibilità di sindacato in sede di esecuzione della pena, allorché la pericolosità dovrà essere nuovamente valutata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo in data 24/04/2013;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta in pubblica udienza dal consigliere Dott. LEO Guglielmo;

udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del sostituto Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

udito il Difensore della parte civile Sos…

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