Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20844 del 3 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:20844PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente applicata quando sussistono gravi indizi di colpevolezza e concrete esigenze cautelari, anche in assenza di prova diretta della commissione del reato, purché la motivazione del provvedimento cautelare indichi in modo chiaro e logico gli elementi indizianti e le ragioni per le quali ogni altra misura meno afflittiva risulti inadeguata. La valutazione degli indizi e delle esigenze cautelari deve tenere conto non solo delle modalità e circostanze del fatto, ma anche della personalità dell'indagato, con particolare riguardo alla sua incensuratezza e alla possibilità di applicare misure meno gravose della custodia in carcere. Le intercettazioni telefoniche e ambientali, se disposte e eseguite nel rispetto delle garanzie di legge, costituiscono legittimi mezzi di prova, la cui utilizzabilità non può essere esclusa per il solo fatto che non sia stata raggiunta la prova diretta della commissione del reato. L'interesse all'impugnazione della misura cautelare può venir meno per effetto della sua sostituzione con una misura meno afflittiva o dell'accettazione della richiesta di patteggiamento da parte dell'imputato, determinando l'inammissibilità del ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. CA. Pi. , nato il (OMESSO);

2. IA. El. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Roma 29 dicembre 2009 nei proc.ti nn. 3921 e 3922/09 RG TL;

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. S. F. MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dr. Vito D'AMBROSIO, il quale ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

osserva:

IN FATTO E DIRITTO

Con sentenza del 29 dicembre …

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