Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51452 del 10 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51452PEN

Massima

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Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze cittadini extracomunitari privi del permesso di soggiorno commette il reato di sfruttamento e favoreggiamento della permanenza illegale dello straniero nel territorio dello Stato, anche qualora abbia confidato nell'esistenza di una domanda di sanatoria in corso o nell'intendimento di regolarizzare il lavoratore, in quanto tali circostanze non escludono l'elemento soggettivo del reato. Il reato di cui all'art. 22, comma 12, del D.Lgs. n. 286/1998 (assunzione di lavoratori stranieri irregolari) e quello di cui all'art. 12, comma 5, del medesimo decreto (favoreggiamento della permanenza illegale) concorrono tra loro, non essendo la prima fattispecie speciale rispetto alla seconda. L'attenuante del risarcimento del danno non può essere riconosciuta quando il versamento effettuato non sia satisfattivo del complessivo danno cagionato alla persona offesa con l'assunzione in condizione di completa irregolarità contributiva e assicurativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 305/2016 CORTE APPELLO di MILANO, del 04/07/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/06/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. TALERICO PALMA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIOLA ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS), all'esito del doppio grado del prescelto giudizio abbrevi…

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