Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32938 del 6 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32938PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto ad un'analisi approfondita di tutte le deduzioni difensive e di tutte le risultanze processuali, essendo sufficiente che, attraverso una valutazione globale di tali elementi, spieghi in modo logico ed adeguato le ragioni del proprio convincimento, dimostrando che ogni fatto decisivo è stato tenuto presente. La nozione di "gravi indizi di colpevolezza" di cui all'art. 273 c.p.p. non si atteggia allo stesso modo del termine "indizi" inteso quale elemento di prova idoneo a fondare un motivato giudizio finale di colpevolezza, essendo sufficiente, ai fini dell'adozione di una misura cautelare, qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. La scelta e la valutazione delle fonti di prova rientrano tra i compiti istituzionali del giudice di merito e sfuggono al controllo del giudice di legittimità se adeguatamente motivate e immuni da errori logico-giuridici. Il ricorso per cassazione che deduca l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e l'assenza delle esigenze cautelari è ammissibile soltanto se denuncia la violazione di specifiche norme di legge, ovvero la manifesta illogicità della motivazione del provvedimento, secondo i canoni della logica ed i principi di diritto, ma non anche quando propone e sviluppa censure che riguardano la ricostruzione dei fatti, ovvero che si risolvono in una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, il giudice di merito può desumere l'attualità e concretezza del pericolo di reiterazione dei reati da elementi specifici, quali le modalità particolarmente gravi delle condotte delittuose e la personalità dell'indagato, senza che ciò possa essere censurato in sede di legittimità, ove la motivazione risulti congrua e corretta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A.R. - Consigliere

Dott. DI PISA FABIO - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/02/2017 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Di Pisa Fabio;
sentite le conclusioni del PG Dott. Mura Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
sentito il difensore dell'indagato Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 02/02/2017 il Trib…

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