Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 542 del 2017

ECLI:IT:TARPA:2017:542SENT

Massima

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Il Comune è tenuto a dare esecuzione al giudicato amministrativo che ha accertato il suo obbligo di restituire un terreno illegittimamente occupato, nonché di risarcire il danno per il periodo di occupazione illegittima, ovvero di procedere all'acquisizione del terreno stesso ai sensi dell'art. 42 bis d.p.r. n. 327/2001, e di provvedere al pagamento dell'indennizzo e al risarcimento del danno da occupazione illegittima, secondo i criteri fissati dalla medesima norma. In caso di perdurante inadempienza del Comune, il giudice può nominare un Commissario ad acta affinché provveda in via sostitutiva a tutti gli adempimenti esecutivi. Il principio di effettività della tutela giurisdizionale impone all'amministrazione di conformarsi prontamente al giudicato, senza ritardi o inerzie, al fine di assicurare la piena attuazione della decisione giurisdizionale e la realizzazione della giustizia sostanziale. Il mancato adempimento del Comune al giudicato amministrativo, nonostante la sua regolare intimazione, comporta la condanna dello stesso al pagamento delle spese di giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/02/2017

N. 00542/2017 REG.PROV.COLL.

N. 02045/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2045 del 2015, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avv. ((omissis)), sito in Palermo, via ((omissis)), n. 77;

contro

il Comune di Ravanusa, in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

nei confronti di

I.A.C.P. – Istituto Autonomo Case Popolari di Agrigento, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'ottemperanza:

alla sentenza del T.a.r. Sicilia – sede di Palermo, sez. II, 11 gennaio 2013, n. 24;

Visti il ricorso, con i r…

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