Il diritto di difesa nella fase di convalida del fermo e dell'arresto, pur essendo garantito dalla Costituzione e dalla legge processuale penale, deve essere contemperato con le esigenze di celerità e immediatezza che caratterizzano tale fase procedimentale. Pertanto, l'impossibilità materiale per il difensore di prendere visione degli atti in un lasso di tempo così ristretto non determina automaticamente la nullità dell'udienza di convalida, a meno che il difensore non abbia avanzato espressa e tempestiva richiesta in tal senso, che sia stata ingiustificatamente rigettata dal giudice. Inoltre, la nullità della convalida non si estende necessariamente all'ordinanza applicativa della misura cautelare, essendo questa un provvedimento autonomo e indipendente. Spetta al difensore, ove ritenga leso il diritto di difesa, dedurre l'inefficacia della misura cautelare ai sensi dell'art. 302 c.p.p., a condizione che non sia stato successivamente effettuato un interrogatorio idoneo a sanare il vizio.