ECLI:IT:CASS:2003:2863PEN
Atteso che con l'ordinanza sopra menzionata veniva confermata quella del Gip con cui veniva applicata la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del ricorrente, accusato di appartenere ad un'associazione criminosa dedita al traffico di stupefacenti (reato di cui all'art. 74 l. stup.), facente capo a C. F., il quale per immettere la droga (ottenuta da alcuni fornitori stabili, tra cui lo zio C. R. e T. V.) sul mercato siciliano utilizzava vari associati, quali nell'area di Francofonte Z. C. e C. G.; rilevato che il ricorrente denuncia la manifesta illogicità della motivazione con riferimento tanto alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza quanto alle esigenze cautelari: si tratta solo di alcune telefonate, di contenuto equivoco da cui non si desume necessariamente la partecipazione alla organizzazione malavitosa piuttosto che ad un singolo episodio di cessione, qualificabile alla stregua dell'art. 73 l. stup., e che comunque non …
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