Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36836 del 31 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:36836PEN

Massima

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Il contributo del singolo partecipante all'associazione mafiosa, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416-bis c.p., non può risolversi in un dato meramente formale, destinato ad essere inteso in termini puramente astratti, ma deve essere concretamente calato all'interno del sodalizio esaminato, in modo da individuare un ruolo dinamico e funzionale dell'imputato nell'esistenza e nello svolgimento dell'attività del sodalizio. Pertanto, la condotta di partecipazione è riferibile a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare, più che uno "status" di appartenenza, un ruolo attivo e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. In sede cautelare, ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, non è sufficiente la mera appartenenza formale all'associazione, ma occorre che emergano elementi probatori idonei a dimostrare il concreto e specifico contributo causale fornito dall'imputato al mantenimento e al rafforzamento dell'associazione, non potendosi desumere tale contributo da meri indizi di carattere generico o risalenti nel tempo. La valutazione del compendio indiziario deve essere unitaria e globale, senza limitarsi ad un esame parcellizzato dei singoli elementi, al fine di verificare se il quadro probatorio nel suo complesso sia idoneo a fondare una qualificata probabilità di responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/02/2018 del Tribunale del riesame di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa VIGNA Maria Sabina;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa DE MASELLIS Mariella, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio de…

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