Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso gli atti deliberativi di un Comune relativi all'approvazione di una variante urbanistica e di un progetto definitivo di opere pubbliche, afferma i seguenti principi di diritto: 1. Il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora l'atto impugnato sia stato successivamente revocato dall'amministrazione. 2. Nell'esame di legittimità degli atti amministrativi, il giudice deve verificare il rispetto delle prescrizioni di carattere procedurale previste dalla legge, come quelle relative alla comunicazione dell'avvio del procedimento, all'adeguata istruttoria e alla motivazione. 3. La variante urbanistica che comporta l'introduzione di nuovi vincoli espropriativi deve rispettare il principio di proporzionalità, valutando la possibilità di localizzare le opere pubbliche su aree già di proprietà pubblica. 4. Il progetto definitivo di opere pubbliche deve essere corredato dalle necessarie relazioni tecniche, come quelle geologica, geotecnica, idrologica, idraulica e sismica, a garanzia della corretta progettazione e realizzazione dell'intervento. 5. Qualora emergano profili di illegittimità degli atti impugnati, il giudice amministrativo può disporre l'acquisizione di ulteriori atti e chiarimenti al fine di accertare la fonte del vincolo espropriativo e la legittimità complessiva del procedimento amministrativo.