Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 213 del 2018

ECLI:IT:TARAQ:2018:213SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di un manufatto edilizio deve essere adeguatamente motivato in relazione alle osservazioni presentate dal privato in sede partecipativa, con specifica valutazione delle argomentazioni addotte circa la non assoggettabilità dell'opera a titoli autorizzativi per essere stata realizzata anteriormente all'entrata in vigore della normativa che ha introdotto l'obbligo della licenza edilizia. L'omessa o insufficiente valutazione di tali deduzioni determina l'illegittimità del provvedimento per difetto di istruttoria e di motivazione. Tuttavia, la mera presentazione di una domanda di accertamento di conformità edilizia non rende di per sé improcedibile il ricorso avverso il precedente ordine di demolizione, il quale riacquista efficacia in caso di rigetto, espresso o tacito, della richiesta di sanatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/05/2018

N. 00213/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00221/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 221 del 2011, proposto da:
Giorgio Fuschi, rappresentato e difeso dall'avvocato Giulio De Carolis, con domicilio eletto presso il suo studio in L'Aquila, via degli Orsini n. 21;

contro

Comune di Silvi, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

nei confronti

Agostino Fuschi, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell'ordinanza di demolizione e ingiunzione di rispristino dello stato dei luoghi n. 7 del 9.2.2011, notificata in data 10.02.2011, (relativa ad una piccola superfetazione destinata a WC di dimensioni 1,90m. x 1,45m., …

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