Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8315 del 2 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:8315PEN

Massima

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Il dolo richiesto per l'integrazione del delitto di falsità materiale o ideologica in atto pubblico non può essere desunto in re ipsa, ma deve essere rigorosamente provato, dovendosi escludere il reato quando risulti che il falso deriva da una semplice leggerezza ovvero da una negligenza dell'agente, poiché il sistema vigente non incrimina il falso documentale colposo. Pertanto, una volta esclusa, sulla base di un'attenta analisi delle risultanze istruttorie, la sussistenza di elementi dimostrativi della malafede dell'imputato, non residua alcuna ragione per affermare la sussistenza del dolo, essendo sufficiente ritenere che l'indicazione errata della data sia stata la conseguenza di un mero errore fortuito, dovuto ad una semplice ed involontaria svista. Ciò vale anche quando l'imputato abbia trasmesso agli organi inquirenti, insieme alle ortofotografie oggetto di contestazione, altre ortofotografie recanti date corrette e coincidenti con il periodo oggetto di indagine, in quanto tale circostanza esclude che l'imputato abbia agito con l'intento di danneggiare una parte processuale ignota o per compiacere dolosamente le aspettative degli inquirenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato Giusepp - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nonche' da:
- Procuratore generale presso la Corte di appello di Lecce, sez. di Taranto;
- responsabile civile, Regione Puglia;
- parte civile, (OMISSIS) S.r.l. ( (OMISSIS));
- parte civile, (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento contro:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/10/2019 della Corte di Appello di Lecce, sez. dist. di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato…

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