Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51396 del 1 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51396PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare prevista dall'art. 274, lett. c), c.p.p., deve essere valutato sulla base di elementi concreti e non meramente congetturali, rivelatori di una effettiva e attuale probabilità di commissione di ulteriori reati analoghi. Tali elementi possono trarsi anche dalle modalità della condotta, quando queste, nel contesto di svolgimento, siano sintomatiche di una persistente pericolosità sociale del soggetto. Tuttavia, ai fini dell'adeguatezza della misura cautelare, il giudice deve svolgere una motivazione autonoma e originale, valutando globalmente gli elementi inerenti la gravità e le circostanze del fatto nonché la personalità del prevenuto, al fine di verificare se il sottoposto si asterrà effettivamente dall'osservanza delle prescrizioni connesse a misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari anche con braccialetto elettronico. La mera affermazione di una presunta indifferenza del soggetto alla minaccia di sanzioni detentive, non adeguatamente circostanziata, non è sufficiente a giustificare l'esclusione di misure meno gravose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/06/2016 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha insistito nell'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (…

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