Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40781 del 2 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40781PEN

Massima

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Il reato di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter c.p. è un reato di pericolo concreto, la cui configurabilità richiede l'accertamento di elementi sintomatici della condotta idonei a dimostrare il concreto pericolo di diffusione del materiale pornografico prodotto, quali l'esistenza di una struttura organizzativa anche rudimentale atta a corrispondere alle esigenze di mercato dei pedofili, il collegamento dell'agente con soggetti pedofili potenziali destinatari del materiale, la disponibilità di strumenti tecnici di riproduzione e/o trasmissione, anche telematica, idonei a diffondere il materiale in cerchie più o meno vaste di destinatari, l'utilizzo contemporaneo o differito nel tempo di più minori per la produzione del materiale, i precedenti penali, la condotta antecedente e le qualità soggettive del reo, quando siano connotati dalla diffusione commerciale di pornografia minorile, nonché altri indizi significativi suggeriti dall'esperienza. Non è sufficiente, ai fini della configurabilità del reato, la mera detenzione di materiale pedopornografico in un computer privo di programmi di scambio, condivisione o divulgazione di file, né il rifiuto di cancellare i video realizzati, se non vi siano elementi che dimostrino il concreto pericolo di diffusione del materiale prodotto. Il giudizio di concreta pericolosità di diffusione dei video deve essere fondato su elementi specifici e non su considerazioni contraddittorie o insufficienti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia Gaetan - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 13/03/2013 della Corte di appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita fa relazione svolta dal consigliere Aldo Aceto;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente al trattamento sanzionatorio, e il rigetto nel resto;

uditi per l'imputato…

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