Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 2060 del 2014

ECLI:IT:TARPIE:2014:2060SENT

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: L'ordinanza di demolizione di opere edilizie eseguite in assenza di permesso di costruire può essere dichiarata improcedibile qualora i ricorrenti abbiano perso interesse alla definizione del giudizio nel merito, anche in considerazione del fatto che una parte delle opere sia stata oggetto di sanatoria e l'altra parte risulti compatibile con la destinazione urbanistica vigente. In tali casi, sussistono giusti motivi per compensare le spese di lite tra le parti. Il principio di diritto fondamentale espresso è che la perdita di interesse dei ricorrenti alla definizione del giudizio, unitamente alla parziale sanatoria delle opere e alla compatibilità di una parte di esse con la pianificazione urbanistica, comporta l'improcedibilità del ricorso e la compensazione delle spese di lite, in quanto non sussistono più i presupposti per l'accoglimento dell'impugnazione dell'ordinanza di demolizione. La massima valorizza il principio di economia processuale e di proporzionalità dell'azione amministrativa, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di interesse per le parti.

Sentenza completa

N. 01248/2005
REG.RIC.

N. 02060/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01248/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1248 del 2005, proposto da:
Picotto Valter e Claudio in proprio e in qualità di titolari della ditta C.R.V., rappresentato e difeso dagli avv.ti Riccardo Ludogorof e Giancarlo Maero, con domicilio eletto presso l’avv.to Riccardo Ludogoroff in Torino, corso Montevecchio, 50;

contro

Comune Cavour, in persona del sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti Giovanni Martino, Piero Golinelli, con domicilio eletto presso l’avv.to Giovanni Martino in Torino, Via Stefano Clemente, 22;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 83 (prot. n. 0009218) del responsabile dell’ufficio …

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