Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'ambito di una controversia relativa all'affidamento in via sperimentale della concessione dell'esercizio di parcheggi con sosta a pagamento, ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. L'Amministrazione può, in via sperimentale e per un periodo limitato, istituire un servizio di ausilio per gli automobilisti nella sorveglianza dei veicoli parcheggiati, gestito in concessione, anche in deroga alle ordinarie previsioni sulla sosta tariffata, purché tale istituzione trovi fondamento negli ordinari poteri di disposizione per fini di pubblica utilità del bene demaniale o del patrimonio indisponibile. 2. Le clausole del bando di gara devono essere interpretate alla luce delle deliberazioni istitutive del servizio, le quali costituiscono un rilevante parametro per definirne l'oggetto e i requisiti di partecipazione. In assenza di espressa previsione di esclusione, non può ritenersi illegittima l'ammissione di concorrenti il cui oggetto sociale non risulti pienamente coerente con l'attività oggetto della concessione, purché tale requisito non sia stato espressamente indicato come essenziale dalla stazione appaltante. 3. Nella fase successiva all'aggiudicazione e sino alla conclusione del contratto, la giurisdizione spetta al giudice ordinario per le controversie relative all'interpretazione e all'esecuzione delle clausole contrattuali, mentre rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo solo l'impugnazione di atti amministrativi di revoca o annullamento dell'aggiudicazione.