Consiglio di Stato sentenza n. 315 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:315SENT

Massima

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La concessione di un'area demaniale marittima non implica automaticamente l'assenso, sotto il profilo edilizio, urbanistico e paesaggistico, delle opere realizzate dal concessionario. Pertanto, qualora vengano accertate opere abusive, prive di idoneo titolo autorizzativo, l'amministrazione competente ha il dovere di ordinarne la demolizione, a tutela del demanio marittimo, anche in assenza di un esplicito interesse pubblico, essendo tale attività vincolata. L'affidamento ingenerato nel concessionario dalla pregressa tolleranza o rinnovo della concessione non può giustificare il mantenimento di opere abusive, dovendo prevalere l'interesse pubblico alla tutela del demanio. L'amministrazione, prima di adottare un provvedimento demolitorio, non è tenuta a esperire il contraddittorio procedimentale, essendo sufficiente che il concessionario sia stato reso edotto in precedenza della necessità di rimuovere le opere abusive.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/01/2024

N. 00315/2024REG.PROV.COLL.

N. 09277/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9277 del 2022, proposto da Algamarina s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’Avvocato Francesco Maria Fucci, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in persona del Ministro
pro tempore
, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in persona del Direttore
pro tempore
, Agenzia del Demanio, in persona del Direttore
pro tempore
, Capitaneria di Porto di Molfetta in persona del Comandante
pro tempore
, tutti rappresentati e difesi
ex lege
dall’Avvocat…

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