Il reato di rissa si configura quando più persone, con condotte di reciproca aggressione, pongono in essere una situazione di pericolo per l'incolumità pubblica, accettando il rischio di eventi lesivi, a prescindere dalla sussistenza di una previa provocazione o di una causa di giustificazione. L'elemento soggettivo del dolo è integrato dalla consapevolezza e volontà di partecipare alla contesa, senza che sia necessaria la prova di una specifica intenzione di offendere. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere implicitamente desunto dalla motivazione sulla determinazione della pena, laddove questa risulti adeguatamente giustificata sulla base dei parametri di cui all'art. 133 c.p. La legittima difesa è eccezionalmente applicabile al reato di rissa solo quando l'azione di uno dei partecipanti si presenti del tutto nuova, autonoma e ingiusta rispetto alla situazione di pericolo accettata dai corissanti.