Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 466 del 2018

ECLI:IT:TARBS:2018:466SENT

Massima

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Le attività di lavorazione di inerti all'interno di un ambito estrattivo, avendo natura complementare rispetto alla coltivazione della cava, sono considerate urbanisticamente conformi finché vi siano i presupposti giuridici per la coltivazione della cava e nella fase transitoria necessaria alla dismissione dell'attività estrattiva. Tuttavia, tali attività complementari non possono operare come un veicolo per l'insediamento definitivo di destinazioni d'uso produttive che non abbiano avuto un espresso riconoscimento negli strumenti urbanistici. In assenza di tale riconoscimento, le attività complementari rimangono intrinsecamente precarie e recedono di fronte alle nuove scelte della pianificazione, anche qualora il Piano Cave Provinciale preveda per l'ambito estrattivo una destinazione d'uso finale di tipo naturalistico-ricreativo. Ciò in quanto la pianificazione comunale, nell'esercizio del proprio potere pianificatorio, può elaborare soluzioni di dettaglio più rigorose rispetto alle indicazioni del Piano Cave Provinciale, qualora siano ravvisati interessi pubblici specificamente riferiti a una determinata porzione di territorio, come la tutela di una riserva naturale e della relativa zona di riequilibrio e tampone ecologico prevista dal Piano Territoriale di Coordinamento del Parco. In tali casi, l'aspettativa degli imprenditori alla trasformazione in senso produttivo delle aree non direttamente interessate dall'attività estrattiva risulta molto debole, dovendo prevalere le esigenze di recupero ambientale dell'intero ambito estrattivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/05/2018

N. 00466/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00979/2009 REG.RIC.

N. 00567/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 979 del 2009, proposto da
CANDIDA FRANZONI, FRANZONI E BERTOLETTI SRL, rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Brescia, viale Stazione 37;

contro

COMUNE DI MARMIROLO, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio presso la segreteria del TAR in Brescia, via Zima 3;

nei confronti

REGIONE LOMBARDIA, PROVINCIA DI MANTOVA, non costituitesi in giudizio;

sul ricorso numero di registro generale 567 del 2012, proposto da
CANDIDA FRANZONI, FRANZONI…

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