La discordanza tra la rappresentazione grafica (tavole del P.R.G.) e i provvedimenti amministrativi (delibere e concessioni edilizie) relativi a determinate aree deve essere risolta in favore di questi ultimi, in applicazione del principio di prevalenza dei provvedimenti amministrativi sugli elaborati grafici sancito dall'art. 69 delle N.T.A. del P.R.G. Pertanto, qualora le aree in questione siano state oggetto di un piano di lottizzazione approvato con specifico provvedimento amministrativo, che ne ha determinato la classificazione come zona territoriale omogenea "D" destinata ad insediamenti turistico-alberghieri, tale destinazione d'uso deve prevalere sulla diversa classificazione come zona "E" agricola risultante dalle tavole grafiche del P.R.G. successivamente approvato, in assenza di provvedimenti amministrativi che abbiano legittimamente modificato la precedente destinazione urbanistica. Inoltre, la decadenza del piano di lottizzazione per decorso del termine di validità non può essere invocata dall'Amministrazione comunale qualora risulti che siano state comunque realizzate le relative opere di urbanizzazione, in quanto ciò comporta l'impresso all'area di una destinazione urbanistica definitiva, non superabile senza adeguata motivazione fondata su preminenti ragioni di interesse pubblico. Infine, l'Amministrazione non può adottare scelte pianificatorie in palese contrasto con precedenti determinazioni che hanno riconosciuto l'operatività del piano di lottizzazione, come dimostrato dal rilascio di concessioni edilizie per la realizzazione di interventi edilizi all'interno delle aree ricomprese nel medesimo piano.