Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2801 del 21 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:2801PEN

Massima

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Il pubblico dipendente che si assenta ripetutamente dal luogo di lavoro senza timbrare il cartellino personale e consente ad altri colleghi di timbrare il suo cartellino in sua assenza, al fine di consentire il tardivo ingresso o l'anticipato allontanamento rispetto all'orario attestato, nonché timbra il cartellino personale di altri colleghi in loro assenza, commette gravi violazioni dei doveri di diligenza, fedeltà e correttezza inerenti al rapporto di pubblico impiego, integrando i reati di truffa aggravata, falsità ideologica, interruzione di pubblico servizio e di falsa attestazione della presenza in servizio. Tali condotte, caratterizzate da abitualità e sistematicità, giustificano l'applicazione di misure cautelari personali, in ragione del concreto pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, atteso il coinvolgimento di numerosi soggetti che hanno dimostrato di coprirsi a vicenda. Lo stato di incensuratezza del pubblico dipendente non assume rilievo determinante ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, in presenza dell'oggettiva gravità e sistematicità delle violazioni accertate, che assorbono ogni altro elemento di segno contrario. Il ritardo nell'iscrizione del nome dell'indagato nel registro di cui all'art. 335 c.p.p. non determina alcuna nullità del provvedimento cautelare, non incidendo sulla conoscenza degli addebiti da parte dell'indagato, la cui difesa non risulta in concreto compromessa, attesa la necessaria segretezza delle indagini ai fini dell'acquisizione genuina degli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 494/15 del 05/11/2015 del Tribunale di Genova, sezione per il riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata;
sentito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha conclus…

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