Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 3781 del 29 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3781PEN

Massima

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Il possesso e la cessione di sostanze stupefacenti, anche in modica quantità, integrano il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, salvo che ricorrano i presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. Tale valutazione deve essere effettuata dal giudice sulla base di tutti i criteri di cui all'art. 133 c.p., comma 1, compreso quello attinente all'elemento soggettivo del reato, e in particolare all'intensità del dolo. Ove emergano elementi indicativi di una apprezzabile gravità dei fatti, come l'inflizione di una pena comunque superiore al minimo edittale e l'utilizzo di mezzi idonei a occultare la sostanza stupefacente, non ricorrono i presupposti per l'applicazione dell'art. 131-bis c.p. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, entro i limiti edittali, in relazione alle circostanze concrete del caso, la cui valutazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irrazionalità. La Corte di cassazione, quale giudice di legittimità, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la logicità e la coerenza della motivazione, senza poter riesaminare il merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. rel. Consiglie - N. 27

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato l'(OMISSIS);
avverso sentenza n. 11295/14, emessa il 13/11/2014 d((omissis)) di Appello di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. CARDIA Delia che ha concluso per l'annullamento con rinvio relativamente alla questione concernente l'articolo 131-bis c.p..
RITENUTO IN FATTO

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