ECLI:IT:CASS:2002:20494PEN
La impugnata sentenza ricostruisce i fatti oggetto della imputazione come segue: D. T., vigile urbano del Comune di Milano, si era vista notificare un verbale di infrazione per aver parcheggiato la sua autovettura su strisce pedonali. Asserendo che il fatto non era vero, aveva presentato ricorso. Aveva anche controllato il verbale nel competente ufficio ed aveva così riscontrato che la firma era del collega N. O., che aveva indicato anche il suo numero di matricola, ma il testo era di altro collega, R. L., già suo fidanzato, i rapporti con il quale si erano interrotti con risentimento anche perché vi erano in sospeso questioni di denaro da restituire.
Secondo i giudici di merito è pacifico che il N. non aveva contestato la infrazione stradale: il R. gli aveva detto di averla verificata lui, ma aveva chiesto al N. di sottoscrivere il verbale perché la proprietaria del veicolo in sosta vietata era una portinaia sua conoscente e non voleva apparire lui.
La Corte d'Appello n…
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