Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17999 del 2 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17999PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni pubblici o di uso pubblico, come seggiolini di uno stadio, integra il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p., anche quando il danneggiamento è seguito dal lancio dell'oggetto danneggiato, configurando così il reato di cui all'art. 6-bis della L. 401/1989. Tali condotte, pur se commesse in contesti di manifestazioni sportive, sono sanzionabili penalmente in quanto lesive della sicurezza pubblica e dell'integrità di beni di interesse collettivo. L'identificazione dell'autore di tali reati può avvenire sulla base di testimonianze dirette e di riprese video, anche se non vi sono immagini che riprendano direttamente il momento del danneggiamento, essendo sufficiente il riconoscimento del soggetto che ha lanciato l'oggetto danneggiato. La scelta del rito abbreviato da parte dell'imputato comporta l'assunzione al rango di prova degli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari, con la conseguente impossibilità per l'imputato di contestare la completezza dell'istruttoria svolta ai fini della sua identificazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ACETO Aldo - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1874 della Corte di appello di Firenze del 12 aprile 2018;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa DI NARDO Marilia, il quale ha concluso chiedendo la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 12 aprile 2018 la Corte…

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