Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 126 del 2016

ECLI:IT:TARVEN:2016:126SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile non può realizzare opere edilizie o modificare la destinazione d'uso di parte dell'immobile senza il necessario titolo abilitativo, anche in sanatoria, qualora ciò comporti l'utilizzo di aree o beni di proprietà di terzi senza il loro consenso. In particolare, il proprietario non può: 1) Realizzare un percorso pedonale di accesso a un'attività insediata nell'immobile su un'area di proprietà di terzi, in assenza di un valido titolo giuridico che ne legittimi l'utilizzo, come una servitù di passaggio accertata giudizialmente. Il mero possesso di fatto dell'area non è sufficiente. 2) Destinare a parcheggio a servizio dell'attività insediata nell'immobile un'area condominiale di proprietà comune, senza il consenso di tutti i comproprietari, in quanto ciò integra un'alterazione della destinazione d'uso originaria della cosa comune non consentita ai sensi dell'art. 1102 c.c. 3) Realizzare opere edilizie, come muretti divisori, a cavallo del confine di proprietà con il confinante, senza il consenso di quest'ultimo, in quanto il proprietario può costruire solo all'interno del proprio fondo, salvo diverso accordo. In tali ipotesi, in assenza dei necessari titoli giuridici o consensi, il rilascio del permesso di costruire in sanatoria deve essere negato, in quanto le opere realizzate risultano prive del prescritto titolo abilitativo ai sensi dell'art. 11 del D.P.R. 380/2001.

Sentenza completa

N. 01778/2014
REG.RIC.

N. 00126/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01778/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1778 del 2014, proposto da:
Martino Ceradini e Michela Battisti, rappresentati e difesi dagli avv. Stefano Baciga, Nicola Luigi Baciga, Antonio Sartori, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Venezia, San Polo, 2988;

contro

Comune di Negrar in persona del Sindaco pro tempore, non costituito;

nei confronti di

Pietro D'Andrea e Francesca Gasparoni, rappresentati e difesi dagli avv. Riccardo Ruffo e Luigi Carponi Schittar, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Venezia-Mestre, Via Filiasi, 57;

per l'annullamento

del provvedimento d…

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