Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22739 del 30 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:22739PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., è configurabile quando l'indagato si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionalistico, in esplicazione del quale egli prende parte al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti propriamente al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi l'appartenenza, senza alcun automatismo probatorio, purché si tratti di elementi gravi, idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo nonché della duratura e sempre utilizzabile messa a disposizione della persona, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Il giudice cautelare, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve procedere ad un incisivo giudizio prognostico di "elevata probabilità di colpevolezza", fondato su elementi a carico ancorati a fatti certi, di natura logica o rappresentativa, che, sottoposti a valutazione incidentale nell'ambito del sub-procedimento cautelare, siano tali da lasciar desumere con elevata valenza probabilistica l'attribuzione del reato all'indagato, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa, e per il ricorrente più adeguata, valutazione delle risultanze delle indagini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 545/2014 TRIBUNALE LIBERTA' di REGGIO CALABRIA del 18/06/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. Angela Tardio;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. Fodaroni Maria Giuseppina, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 18 giugn…

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