Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4048 del 4 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4048PEN

Massima

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La gravità indiziaria per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere può essere desunta da intercettazioni telefoniche e ambientali che dimostrino in modo univoco l'appartenenza dell'indagato a un'associazione mafiosa, il suo ruolo attivo nel sodalizio criminale e l'utilizzo della forza di intimidazione derivante da tale appartenenza per acquisire il controllo di attività economiche attraverso condotte estorsive e di concorrenza illecita. La sussistenza delle esigenze cautelari è presunta in modo assoluto per il delitto di associazione mafiosa e in modo relativo per i reati aggravati dal metodo mafioso, salvo prova contraria, senza che assumano rilievo il diverso trattamento sanzionatorio riservato a coindagati o il tempo trascorso dalla commissione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenic - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/06/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
lette le conclusioni del PG NICOLA LETTIERI;
Il Procuratore generale, Nicola Lettieri, conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 30 Aprile 2021 il G.i.p. del Tribunale di Catania applicava a (OMISSIS) la misura della custodia cautelare in carcere, in quanto gravemente indiz…

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