Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39925 del 13 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:39925PEN

Massima

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Il riconoscimento della causa di non punibilità per reciprocità delle offese nel reato di ingiuria è rimesso alla valutazione discrezionale del giudice, il quale, qualora vengano allegati gli estremi della stessa, è tenuto a giustificare adeguatamente il mancato esercizio di tale potere discrezionale. Il giudice non può limitarsi ad affermare l'inapplicabilità della causa di non punibilità, ma deve motivare in modo esplicito e logico le ragioni per cui ritiene di non poterla riconoscere nel caso concreto, tenendo conto di tutte le circostanze rilevanti, ivi comprese eventuali precedenti condanne per reciproche ingiurie tra le parti. La mancata o insufficiente motivazione su tale aspetto determina l'annullamento della sentenza con rinvio per un nuovo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RO. LU. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 21/01/2009 GIUDICE DI PACE di NOVARA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Iacoviello che chiede l'annullamento con rinvio;

Udito il difensore Avv. LA FRANCESCA Andrea che si associa.

FATTO E DIRITTO

1. - Il…

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