Il sequestro preventivo di beni può essere disposto nei confronti di soggetti terzi rispetto al procedimento penale, purché sussistano gravi indizi di reato e il pericolo di dispersione o sottrazione dei beni. Tuttavia, il terzo interessato ha diritto di proporre istanza di riesame avverso il provvedimento di sequestro, per la quale è necessaria una valida procura speciale conferita al difensore. La mera annotazione manoscritta di conferimento della procura speciale, apposta sull'atto di nomina del difensore, è sufficiente a dimostrare la volontà del terzo di conferire tale procura, anche in assenza di una separata sottoscrizione, purché l'atto risulti complessivamente sottoscritto dal terzo interessato. Inoltre, la prova della titolarità effettiva di un'attività commerciale, anche se intestata fittiziamente ad altri, è idonea a escludere il reato di intestazione fittizia di beni, salvo che non emerga la partecipazione occulta di soggetti collegati ad ambienti criminali alla gestione dell'attività stessa. In tal caso, il sequestro preventivo può essere disposto anche per il reato di riciclaggio, ma la motivazione del provvedimento deve essere adeguatamente supportata da elementi probatori specifici, senza basarsi su mere presunzioni o sospetti.