Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37065 del 30 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:37065PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza impugnata, non può procedere a una rilettura e reinterpretazione nel merito degli elementi di prova, la cui valutazione è riservata in via esclusiva al giudice di merito. Il vizio di motivazione deducibile in sede di legittimità consente di verificare la conformità allo specifico atto del processo, rilevante e decisivo, della rappresentazione che di esso dà la motivazione del provvedimento impugnato, senza poter contestare il significato probatorio attribuito dal giudice di merito agli elementi di prova. Le censure che si risolvono in una mera prospettazione di una diversa e più adeguata valutazione delle risultanze processuali sono, pertanto, inammissibili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandri - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/09/2020 della Corte d'appello di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
Rilevato che le parti non hanno formulato richiesta di discussione orale Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, ex articolo 23, comma 8, convertito, con modificazioni, dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176, prorogato, quanto alla disciplina processuale, in forza del Decreto Legge 30 dicembre 2021, n. 228, articolo 16;
udita la relazione svolt…

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