Il diritto all'immagine del minore, quale espressione della sua personalità, costituisce un diritto fondamentale della persona che deve essere tutelato anche nei confronti di terzi che ne facciano uso non autorizzato a fini pubblicitari, comportando tale condotta una lesione della dignità e dell'integrità morale del minore, il quale ha diritto al risarcimento del danno subito, indipendentemente dalla sussistenza di un danno patrimoniale effettivo. Il consenso dei genitori esercenti la potestà genitoriale è necessario per l'utilizzo dell'immagine del minore, in quanto essi sono i titolari del diritto di decidere sulla sua rappresentazione pubblica, essendo chiamati a tutelare il superiore interesse del figlio. L'uso non autorizzato dell'immagine del minore a scopi commerciali o pubblicitari, senza il consenso dei genitori, integra pertanto una lesione del diritto all'immagine e alla riservatezza del minore, che deve essere risarcita anche in assenza di un danno patrimoniale dimostrabile, in quanto tale condotta lede la dignità e l'integrità morale del minore, in violazione dei suoi diritti fondamentali della personalità. Il risarcimento del danno non patrimoniale deve essere commisurato all'entità della lesione subita, tenendo conto delle circostanze del caso concreto, della gravità della condotta illecita e dell'impatto sulla sfera personale del minore.