Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 875 del 2024

ECLI:IT:TARBA:2024:875SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia può essere legittimamente adottato solo in presenza di un quadro indiziario grave, preciso e concordante, che denoti in modo chiaro e inequivocabile il concreto pericolo di infiltrazione mafiosa nell'attività imprenditoriale, secondo una prognosi assistita da un attendibile grado di verosimiglianza. Il mero sospetto o la semplice eventualità di un rischio infiltrativo non sono sufficienti a giustificare l'adozione della misura interdittiva, la quale rappresenta il più grave provvedimento previsto dal Codice Antimafia e incide in modo significativo sulla libertà di iniziativa economica privata. Pertanto, l'Amministrazione è tenuta a motivare in modo puntuale e dettagliato il provvedimento interdittivo, valorizzando tutti gli elementi di fatto e di diritto rilevanti, nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza dell'azione amministrativa. In particolare, la mera esistenza di precedenti penali o di rapporti di parentela con soggetti legati alla criminalità organizzata non è di per sé sufficiente a giustificare l'adozione della misura interdittiva, essendo necessario che tali elementi siano corroborati da ulteriori indizi gravi, precisi e concordanti, idonei a far ritenere probabile il pericolo di infiltrazione mafiosa. Inoltre, l'Amministrazione deve tenere conto delle recenti modifiche legislative che hanno introdotto misure di prevenzione meno invasive, come quelle previste dall'art. 94-bis del Codice Antimafia, da applicare nei casi in cui i tentativi di infiltrazione mafiosa siano riconducibili a situazioni di agevolazione occasionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/07/2024

N. 00875/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01289/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1289 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, U.T.G. - Prefettura di Foggia, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi
ex lege
dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Bari, domiciliataria in Bari, via Melo, 97;

per l'annullamento

- del provvedimento prefettizio n. 76615 del 9 novemb…

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