Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43376 del 20 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43376PEN

Massima

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La diffamazione, quale reato contro l'onore, richiede la prova della comunicazione a più persone di fatti lesivi della reputazione altrui, con l'intento di nuocere all'altrui onorabilità. Pertanto, la mera espressione di un giudizio negativo sulla professionalità di un altro soggetto, senza la diffusione a più destinatari, non integra il reato di diffamazione, essendo necessaria la dimostrazione di una propalazione offensiva e generalizzata, non desumibile da mere voci o commenti riferiti dalla persona offesa. In assenza di tale prova, la pronuncia di assoluzione per insussistenza del fatto deve essere confermata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Sg. Gi., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza in data 18.4.2007 dal Tribunale di Taranto, sezione di Grottaglie;

parte civile: Ru. Gi. Ot..

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dr.ssa M. Stefania Di Tomassi;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Delehaye Enrico, che ha concluso c…

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