Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10464 del 9 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10464PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato postula un contributo causale del reo al verificarsi dell'evento, non desumibile dalla mera compresenza sul luogo del delitto, in assenza di specifici rapporti con i coimputati o di altre contiguità al fatto-reato rappresentate da puntuali elementi di fatto, anche individuati attraverso un procedimento logico-deduttivo. La responsabilità penale del concorrente non può essere affermata sulla base di una motivazione meramente assertiva, che non chiarisca in modo adeguato il suo contributo causale alla condotta tipica integrativa del reato, né il grado della sua consapevolezza rispetto agli elementi costitutivi dello stesso. Ove la sentenza impugnata non soddisfi tali requisiti di motivazione, il giudice di rinvio è tenuto a riesaminare la posizione del concorrente, attenendosi al principio di diritto enunciato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RENZO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DI. GI. Ga. nato il (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Michele Renzo;

Sentito il Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. PASSACANTANDO Guglielmo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

La Corte osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 8 aprile 2003 il Tribunale di Teramo condannava …

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