Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26094 del 5 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:26094PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura anche quando il contributo del concorrente, pur essendo marginale rispetto a quello del principale autore, risulta comunque determinante per la realizzazione della condotta criminosa. Ai fini della valutazione della responsabilità concorsuale, non è necessario che il concorrente rivesta una posizione apicale o di effettivo potere gestorio all'interno dell'organizzazione in cui il reato è stato commesso, essendo sufficiente il suo concreto e consapevole apporto, anche se limitato, alla realizzazione del fatto illecito. La Corte di Cassazione, nel valutare il grado di partecipazione del concorrente, tiene conto non solo dell'effettiva rilevanza della sua condotta, ma anche della sua consapevolezza e volontarietà nel contribuire all'attuazione del disegno criminoso, potendo così riconoscere, ove ricorrano i presupposti, l'attenuante della minima partecipazione al fatto. Ciò in quanto il concorso di persone nel reato si fonda sull'accordo, espresso o tacito, tra i concorrenti, e sulla consapevole e volontaria cooperazione di ciascuno alla realizzazione dell'illecito, a prescindere dall'importanza del singolo apporto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS);

avverso la SENTENZA della Corte di Appello di Caltanissetta del 26.5.2011;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. PRESTIPINO ANTONIO;

Sentito il Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Ha personalmente proposto ricorso per cassazione (OMISSIS), avverso la sentenza della Corte di Appello di Caltanissetta del 26.5.2011, che in riforma della piu' severa sentenza di condanna pr…

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